QUATTRO UOMINI CHIUSI IN UNA STANZA
scritto e diretto da Mario Gelardi
con Ivan Castiglione, Riccardo Ciccarelli, Carlo Geltrude, Gennaro Maresca
costumi Alessandra Gaudioso
disegno luci Alessandro Messina
assistente alla regia Roberta De Pasquale
aiuto regia Alessandro Palladino
foto di scena Vincenzo Antonucci
produzione Nuovo Teatro Sanità
Questa iniziativa è contro il ‘sistema’ della camorra
con il contributo della Città Metropolitana di Napoli
Quattro esponenti delle forze dell’ordine in quattro momenti della loro vita, montati in modo non cronologico, per lasciare allo spettatore l’ultimo passo, l’ultimo sguardo, l’ultimo pensiero che metta ordine nella storia. Un ragazzo è morto, forse perché i quattro uomini hanno ecceduto in forza durante l’arresto, forse perché stava male o perché se l’è cercata, come qualcuno potrebbe pensare. Quattro punti di vista che devono diventare uno solo, perché di fronte al giudice non ci possono essere contraddizioni. Allora non resta che accordarsi, fornire una storia unica, non importa che sia vera o falsa, basta che sia credibile. Quello delle “morti di Stato” è un tema che da molti anni divide l’Italia. Un tema che diventa spesso politico. In questo caso il punto di vista è ribaltato, raccontando la storia dalla prospettiva della pubblica sicurezza. Lo spettacolo affronta il confine sul quale un uomo delle forze dell’ordine può muoversi, quella frontiera esile che divide la legalità dall’illegalità.