LE SPOSE


venerdì 10 maggio 2019 ore 21:00
sabato 11 maggio 2019 ore 21:00
domenica 12 maggio 2019 ore 18:00
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Nuovo Teatro Sanità

Piazzetta S. Vincenzo 1 – Napoli

  Dove siamo

LE SPOSE

un progetto di Mario Gelardi

scritto da Elvira Buonocore, Mario Gelardi, Margherita Ortolani, Marta Polidoro

con Arianna Cozzi, Sara Esposito, Alessandra Masi, Enrico Pacini, Beatrice Vento

regia di Riccardo Ciccarelli e Gennaro Maresca

scenografia di Enzo Aquilone, assistente scenografo Mariateresa D’Alessio
luci di Alessandro Messina
costumi a cura delle allieve del progetto Professione Teatro: Angela Bove, Rachele Nuzzo, Sara Oropallo, Viviana Petillo, coordinate da Alessandra Gaudioso

una produzione Nuovo Teatro Sanità con il sostegno del Fondo di Beneficenza Intesa San Paolo

 

Quattro abiti da sposa, quattro abiti destinati ad altrettante donne del Rione Sanità. Quattro abiti rifiutati perché la mentalità vuole che “anche se la famiglia resta senza i soldi per mangiare, l’abito da sposa deve essere nuovo”. É così che questi abiti, all’apparenza mai usati, formano un cumulo bianco di raso, tulle e perline, e restano come addormentati, nella costumeria del Nuovo Teatro Sanità.
Sono in attesa di quattro giovani attrici che li vogliano indossare, farli vivere, portandoli in scena. Sono alla ricerca di giovani autrici che a quelle attrici e a quei vestiti vogliano cucire addosso un’anima di fantasia. Così abbiamo pensato di fare una “open call” destinata a drammaturghe under 40. Abbiamo chiesto loro di partire da queste spose novelle, ispirandosi alle donne delle grandi storie di William Shakespeare, per raccontarle. Immaginate un’Ofelia, una Desdemona, una Lady Macbeth dei giorni nostri, che parla la nostra lingua, magari il nostro dialetto e che racconta la sua storia: il giorno delle sue nozze, indossando il suo abito da sposa.
Quattro spose, chissà forse anche uno sposo, per circa 10 minuti di racconto scenico destinato a ognuna di loro, cosicché ogni abito possa fare la sua passerella, avere il suo ingresso trionfale, il suo momento di gloria. Quello per cui è stato ideato e cucito. Una riabilitazione della bellezza dopo il rifiuto di chi non li ha voluti: il senso, come sempre, è tutto qui.