LO STATO DELLE COSE

 venerdì 8 Maggio 2020

Alcuni punti a cui vorrei rispondere per rispetto verso gli spettatori del nuovo teatro sanità, perché i ragazzi che frequentano i nostri laboratori, i bambini e le mamme ce lo chiedono.
Parlo a nome del mio teatro e non per la categoria che mai come in questo momento trovo separata e settoriale.

Alcune statistiche dicono che il 50% dei lavoratori teatrali perderà il proprio impiego. Cifre agghiaccianti.
Io credo e mi prendo la responsabilità di questa dichiarazione, che la parte lobbistica del teatro italiano ha già preso le sue misure anche e soprattutto a discapito degli altri teatranti. La politica assiste disinteressata.
Ecco alcune domande e possibili risposte.
Quando riapriranno i teatri?
– Non lo so
Se riapriranno che norme di sicurezza saranno stabilite?
-Nessun organismo ancora ce lo ha fatto sapere.
Sarà possibile organizzare rassegne estive anche rispettando le norme di sicurezza per ora previste?
-Nessun organismo ancora ce lo ha fatto sapere.
Se a settembre riapriranno le scuole, sarà possibile aprire anche i laboratori teatrali?
-Non lo so.
Se i vostri laboratori ripartiranno, continueranno ad essere gratuiti?
-Sì.
Come unico ente di formazione per drammaturghi riconosciuto in Italia dall’Art 41 del MIBAC nell’ambito dell’alta formazione, avete avuto contatti o proposte per poter portare avanti il vostro lavoro di formazione di giovani autori di teatro?
-No.
Ma se sarete obbligati a rispettare le distanze di sicurezza in teatro e quindi dovrete limitare il numero di spettatori, aprirete comunque il vostro teatro?
-Facciamo spettacolo anche con tre spettatori.
Rispetterete la salute dei vostri operatori, attori e maestranze?
-Se non sarà possibile non apriremo.
Avete ricevuto aiuti o fondi straordinari per la chiusura repentina delle vostre attività.
-No.
Avete ricevuto fondi per aiutare i tanti ragazzi che trovandosi senza lavoro, visto che sono venuti a mancare anche i corsi di formazione teatrale in cui lavoravano e, non avendo la partita iva o il numero di contributi richiesti, non possono usufruire di alcun contributo governativo?
-No.
Credete che questi aiuti arriveranno.
-NO.
Come siete riusciti a non chiudere la struttura?
-Perché non ci hanno mai riconosciuto come teatro, burocraticamente siamo una chiesa e perché grazie all’aiuto di Don Antonio Loffredo,
non paghiamo l’affitto.
Contate di recuperare gli spettacoli saltati in questa stagione?
– Assolutamente sì.
Come pensate di rimborsare i vostri abbonati?
– Riceveranno un abbonamento a titolo gratuito per la prossima stagione.