Le collaborazioni del ntS’ 2019-2020

 lunedì 16 Settembre 2019

 

 

 

 

 

27 OTTOBRE ore 18.00

Madre • museo d’arte contemporanea Donnaregina
629 – UOMINI IN GABBIA
progetto di Mario Gelardi
testi spagnoli di Marta Buchaca, Jordi Casanovas, Guillem Clua, Josep Maria Miró, Pau Miró, Pere Riera, Marc Rosich, Mercè Sàrrias, Victoria Szpunberg, Joan Yago
traduzione Alessio Arena
testi greci di Yannis Papazoglou, Peny Fylaktaki, Tsimaras Tzanatos
traduzione Giorgia Karvunaki
testi italiani di Emanuele Aldrovandi, Alessio Arena, Tino Caspanello, Mario Gelardi, Domenico Loddo, Fabio Pisano
con Vincenzo Antonucci, Alessio Arena, Simone Borrelli, Ciro Burzo, Riccardo Ciccarelli, Mariano Coletti, Arianna Cozzi, Giampiero De Concilio, Germana Di Marino, Carlo Geltrude, Anna De Stefano, Gennaro Maresca, Davide Mazzella, Enrico Pacini, Alessandro Palladino, Chiarastella Sorrentino, Chiara Vitiello
regia Mario Gelardi
aiuto regia Davide Meraviglia
drammaturgia scenica Costantino Raimondi
musica Tommy Grieco
costumi Alessandra Gaudioso
luci Alessandro Messina
evento prodotto da Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee
nell’ambito del progetto Piazza Madre
in collaborazione con Nuovo Teatro Sanità

Domenica 10 giugno 2018, il governo italiano non ha concesso alla nave Aquarius di fare ingresso in un porto italiano. A bordo si trovavano 629 migranti. In quel momento, 629 erano i deputati della Repubblica Italiana: una strana coincidenza, tra uomini che decidono e uomini che non hanno alcun diritto. Lo spettacolo mette insieme autori provenienti da Spagna, Grecia e Italia, che hanno deciso di affrontare insieme un viaggio verso la diversità, attraversando il clima di odio violento cui è approdata l’Europa.
È sempre più comune vedere usati indistintamente i termini rifugiato e migrante dai media e nei dibattiti pubblici, ma vi è una differenza fondamentale dal punto di vista legale, e confonderli può avere conseguenze importanti. I rifugiati sono uomini e donne per i quali il rifiuto della domanda di asilo potrebbe avere conseguenze mortali. A nulla servono le manifestazioni di sensibilizzazione: la politica segue un’altra rotta, un percorso che vuole il rifugiato, lo straniero, come nemico.

 

 

 

 

 

 

DAL 21 AL 26 APRILE

Basilica di Santa Maria della Sanità
LA PESTE AL RIONE SANITÀ
progetto di Mario Gelardi
scritto con Fabio Pisano
a partire dal romanzo di Albert Camus
produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale e Nuovo Teatro Sanità
con il patrocinio della Fondazione di Comunità San Gennaro

Il progetto firmato da Mario Gelardi che andrà in scena alla Basilica di Santa Maria della Sanità racconta della peste, del Rione Sanità ma in generale racconta un’intera città, un intero paese. Un paese completamente addormentato e rassegnato al male ingiustificato, che subisce e forse pensa che tutto arrivi dall’alto, che si adatta e trasforma tutto in normalità. Un paese in cui la peste non è andata via perché le persone che lo abitano non hanno voluto prendere coscienza della sua esistenza, non hanno iniziato ad essere solidali gli uni con gli altri. Chi ammette davvero il male fino a soffrirlo profondamente, va via.
Come essere vittime di se stessi, della propria non-azione. Non riconoscere quello che accade, non avviare il processo di guarigione e ritrovarsi automaticamente partecipi dell’estensione della malattia, trasformandosi a sua volta in topi.