LA SANITA’ FESTEGGIA IL SUO FIGLIO PIU’ AMATO

 mercoledì 5 Novembre 2014

nuovo teatro Sanità

Domenica 9 novembre ore 18.00

 

TOTÒ DENTRO
varietà poetico sull’anima
più segreta di Antonio de Curtis

drammaturgia
Riccardo De Luca

con
Riccardo De Luca
Roberta De Pasquale
Annalisa Renzulli
Michele Romano
Luigi Vuolo

elaborazioni musicali
Giosi Cincotti

regia di Riccardo De Luca

Introduzione

Quello che il mondo intero conosce, il prodigioso personaggio comico, è il Totò “fuori”. Antonio de Curtis stesso ci tenne a dividere se stesso da Totò: lo teneva a distanza, lo faceva mangiare in cucina, senza pietà lo sfruttava per vivere. Il principe ha sempre detto che lui era un altro, diverso dal quel personaggio che tutti conosciamo col nome di Totò. Ma poi sappiamo bene che in realtà anche i prodigi comici di Totò non sarebbero esistiti senza il capo di casa, Antonio de Curtis. Ci scherzava, eccome!, il principe, su questa differenza, anche se poi nelle interviste — vero è che ci pensava un attimo — alla domanda se dovevano chiamarlo “principe” o “Signor de Curtis” lui si spogliava di tutto e rispondeva: “Mi chiami semplicemente Totò”.
Quello che in questo spettacolo voglio fare è portare sulla scena il Totò “dentro”. Quell’anima complessa, ipersensibile, malinconica, contraddittoria che poco si conosce. E voglio farlo attraverso le sue poesie, i suoi scritti, i suoi pensieri, oggi forse, ancora più potenti delle sue promanazioni comiche.
“Le poesie di Totò sono forse il suo “violon d’Ingres”; forse ancora di più: corollari ed effusioni di infinite malinconie e nostalgie e tenerezze e ironie che l’esigenza del palcoscenico sopprime e la telecamera crudelmente recide.” dice Carlo Nazzaro, che scrisse l’introduzione alla sua prima edizione di poesie nel 1964.
I personaggi saranno le innumerevoli figure surreali, addirittura dadaiste: gatti che parlano, topi che discutono, cani che si innamorano, cavalli che si suicidano, carri armati che fraternizzano, automobili che si fanno critica sociale, coscienze che si materializzano, fantasmi che fanno politica. In un coro vivianeo che viene dalla strada del cuore, una fantasia che non disdegna le testimonianze dei parenti, degli amici, dei critici. Una ricerca che si fa spettacolo, per mettere in
scena quella parte dell’anima più segreta, così amara, pessimista, delicata, ricca di voci e personaggi che pochi conoscono, più vicina al pessimismo ironico
di Voltaire che al Totò “fuori” che conosciamo. E quindi dopo “Totò e Peppino”, “Totò e Marcellino” e “Totò truffa”, ora è tempo di “Totò dentro”.

Riccardo De Luca